Ol Baraba e altre storie

Stand up, commedia, affabulazione... Ol Baraba e altre storie è un inaspettato confronto con il senso della vita e la responsabilità individuale.

2017

Era un giorno normale. Anzi volendo anche migliore: un giorno in cui guadagnare in poche ore la paga di un mese con un lavoro legale, onesto, rispettabile ed anche, a volte, invidiato.

Fino a quando la coerenza non fa capolino nella coscienza dell'attore che sta andando a girare una pubblicità scatenando una serie di eventi che lo porteranno a trovarsi faccia a faccia con Dio e il Primo Uomo, Barabba e Ponzio Pilato...

LA STRUTTURA

L'attore e il musicista sono soli nello spazio vuoto della scena.

Il tema al centro dello spettacolo è la difficoltà di agire in modo coerente rispetto alle proprie idee nella vita di tutti i giorni all'interno della nostra società contemporanea.

Il modo in cui questo tema è affrontato attraverso l'ironia e la comicità è inizialmente cinico e disilluso.

Ma, nel modo più inaspettato, la fantasia, manifestazione del potere creativo dell'uomo, irrompe nella vita del protagonista ribaltando il suo stato emotivo.

Ol Baraba e altre storie ha all'interno della struttura, costruita su un impianto narrativo in dialogo diretto con il pubblico, due giullarate ispirate allo stile del Mistero Buffo di Dario Fo: "La creazione del mondo" e "Ol Baraba". Il cambio di stile si fa metafora di un linguaggio “altro” che rappresenta la chiave per relazionarsi ad un mondo che appare solamente ingiusto, incoerente ed ignorante.

Foto di Nicola Casamassima

LA STORIA DI UNO SPETTACOLO "A STRATI"

Lo spettacolo, che ha trovato la sua forma definitiva solamente ad ottobre 2020, ha una storia lunga.

La giullarata "Ol Baraba" è nata nel 2009 all'interno di una ricerca sul Mistero Buffo di Dario Fo sviluppata insieme a Federico Grazzini, Matteo Salimbeni, Marta Iagatti e Andrea Corsi.

Nel 2016 è stata affiancata da una nuova giullarata, "La creazione del mondo", e un anno più tardi è nato il personaggio protagonista dello spettacolo, che unisce le due giullarate collocandole in un contesto contemporaneo, spinto dalla necessità di trovare uno spiraglio di speranza in un mondo gestito da un'umanità che sembra manifestare solo il potere distruttivo della sua intelligenza.

Il ribaltamento rappresentato dalle giullarate è lo stimolo di un cambiamento di prospettiva con la quale considerare il nostro tempo presente... senza smettere di ridere.

Crediti:

Con: Pietro Traldi
Musiche dal vivo: Andrea Gobbo
Regia e drammaturgia: Manuela de Meo
Con la collaborazione di: Matteo Salimbeni e Federico Grazzini
produzione Sementerie Artistiche

Recensioni:

... ... la piacevole scoperta delle Sementerie Artistiche, che col loro Ol Baraba (scritto e diretto da Manuela de Meo) vedeva in scena altro corpo d’attore, quello di Pietro Traldi, portatore della propria esperienza artistica in un monologo stralunato e sorprendente che, strizzando l’occhio al grammelot, racconta di una liminare condizione dell’esistenza, mostrando Traldi una gran capacità di tenere la scena, di reggere il ritmo e le variazioni di registro.

Michele Di Donato - Il Pickwick

Pietro Traldi

Manuela De Meo

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